Hey mamma guarda! Un ciuffolotto scarlatto!!! Ma va, stupidino, non vedi che è una calandrella?
Zret (sgrat, sgrat) ha scritto:
(...)
I sensi ottusi e l'ovattata indifferenza in cui siamo sprofondati ci impediscono di notare come i parchi ed i verzieri, piccole oasi di verde nel grigio deserto delle città, abbiano subìto una metamorfosi in questi ultimi anni: la flora, bene o male, sembra, per ora, resistere, ma i volatili che riempivano l'aria di canti, dove sono finiti? Un tempo non era difficile intravedere, tra le fronde delle piante, qualche capinera o un fiorrancino o un pettirosso dalla vivace livrea. Talora si udiva il cinguettio di un verzellino o di un ciuffolotto scarlatto. Gli stessi merli ed i passeri domestici sono sempre più rari, mentre è un caso del tutto eccezionale imbattersi in una calandrella o in un rigogolo dal bel piumaggio giallo dorato.
Al sorgere del sole o al tramonto, il chiassoso concerto dei passeriformi si è affiochito in uno sparuto e flebile bisbiglio o, peggio, si è spento in un silenzio spettrale. Un po' alla volta, ma in modo irreversibile, le irrorazioni clandestine, principale causa della moria che ha colpito pipistrelli, imenotteri, coleotteri, piccoli mammiferi, anfibi... hanno provocato pure lo sterminio dell'avifauna, privata del suo nutrimento, costituito da piccoli insetti, vermi, semi, frutti. Un tempo, dopo un acquazzone, si vedevano frotte di merli che beccavano i lombrichi spinti sulla superficie della terra dalla pioggia scrosciante. Oggi dopo sporchi piovaschi, i giardini sono ancora più squallidi e muti (...)
I sensi ottusi e l'ovattata indifferenza in cui siamo sprofondati ci impediscono di notare come i parchi ed i verzieri, piccole oasi di verde nel grigio deserto delle città, abbiano subìto una metamorfosi in questi ultimi anni: la flora, bene o male, sembra, per ora, resistere, ma i volatili che riempivano l'aria di canti, dove sono finiti? Un tempo non era difficile intravedere, tra le fronde delle piante, qualche capinera o un fiorrancino o un pettirosso dalla vivace livrea. Talora si udiva il cinguettio di un verzellino o di un ciuffolotto scarlatto. Gli stessi merli ed i passeri domestici sono sempre più rari, mentre è un caso del tutto eccezionale imbattersi in una calandrella o in un rigogolo dal bel piumaggio giallo dorato.
Al sorgere del sole o al tramonto, il chiassoso concerto dei passeriformi si è affiochito in uno sparuto e flebile bisbiglio o, peggio, si è spento in un silenzio spettrale. Un po' alla volta, ma in modo irreversibile, le irrorazioni clandestine, principale causa della moria che ha colpito pipistrelli, imenotteri, coleotteri, piccoli mammiferi, anfibi... hanno provocato pure lo sterminio dell'avifauna, privata del suo nutrimento, costituito da piccoli insetti, vermi, semi, frutti. Un tempo, dopo un acquazzone, si vedevano frotte di merli che beccavano i lombrichi spinti sulla superficie della terra dalla pioggia scrosciante. Oggi dopo sporchi piovaschi, i giardini sono ancora più squallidi e muti (...)
12 commenti:
Caspita, che fior d'ornitologo!
Peccato ci sia un uccelletto che né lui né suo fratello vedranno mai, neppure col telemetro: la Passera scopaiola.
Quindi quando sento uccelli, vedo anatre e fenicotteri, odo le civette la notte, vedo migliaia e migliaia di storni, sento passerotti, falchi e falchetti, cornacchie, piccioni e tortore sono tutte allucinazioni indotte dai morgelloni telepatici di ricaduta?
Sul mio terrazzo, complici le "palle di semi" comprate in Alto Adige, c'è un tripudio di uccelli di ogni specie, in particolare Cincia, Cincia Bigia, Pettirosso, Verdone, Merli. Di recente si è anche visto un picchio in giardino.
Certo, se Antonio continua ad emettere zolfo, come nel mitico filmato di Crasso
http://youtu.be/BfGc6FrSXPE
tutto si spiega...
"...pipistrelli, imenotteri, coleotteri, piccoli mammiferi, anfibi..."
Ecco, queste sono le frasi che mi fanno dire: "mah!"
Buttata li' per fare il figo con i nomi delle classi e dei generi.
Solo che, se vuoi fare il figo, devi andare fino in fondo:
"... chirotteri, imenotteri, coleotteri, altri mammiferi di piccola taglia (oltre ai gia' citati chirotteri), anuri, caudati..."
Altrimenti, voli basso e stai sul classico:
"...pipistrelli, api, coccinelle, topi ed arvicole, rane..."
Ma vuoi mettere: si perde l'effetto Piero Angela!
Quello che proprio non capisco e' buttare nella stessa frase un po' del primo stile ed un po' del secondo, mischiati: la mia prof. di lettere del Liceo avrebbe detto che manca la consistenza del registro lessicale e l'avrebbe considerato un errore.
Nello specifico, poi (che seno' qualcuno poi dice che mi fermo solo all'apparenza e non bado alla sostanza): perche' gli imenotteri si ed i lepidotteri no? Tutti gli imenotteri? O solo gli apocriti? Tra questi ultimi, volendo vedere, non mi pare che le Formicidae se la passino male...
Se spacchi il capello in un numero di parti pari superiori a due, allora lo devi fare fino in fondo!
Mah, qui a Venezia di passeri domestici ce n'e' a bizzeffe.
Domandare a Denis Helicopter per conferma.
Storni ormai non e' stagione, ma a Santa Marta ce n'e' uno stormo che affolla i platani accanto al parcheggio e che la sera offre degli spettacoli meravigliosi.
Nel giardino di fronte a casa mia c'e' un buon viavai di merli (e merle).
Le rondini estive mi sgombrano l'aria dalle zanzare, anche se non totalmente, mannaggia...
Lasciamo perdere per carita' di patria piccioni e cocai, che ne abbiamo da esportare in Cina. :D
Saluti
Michele
Nel caso in cui volessimo prenderlo sul serio (e non è il nostro caso), ci sarebbe da domandarsi come mai, ad esempio, la LIPU, non fornisce nei propri siti nessun riscontro a quanto osservato dai due ricercatori indipendenti. Mi sembra strano, a meno che non si voglia includere la LIPU nell'organigramma SMOM, tra Google e i Gesuiti.
Strano che quel demente non veda uccelli (nel senso di volatili).
Un paio di giorni fa, andando al lavoro, ci e' passato sopra la testa un airone (che ormai in certi posti in provincia di Bolzano sono diventati stanziali - si vede che non ci stanno poi cosi' male!).
O non sara' che, come al solito, mente sapendo di mentire e sapendo che i suoi 4 cagnolini scodinzolanti lo adoreranno per quello che ha scritto?
Qui da me da qualche anno gli aironi sono tornati alla grande! W le scie chimiche!
A proposito: i piccioni probabilmente sono immuni, dato che proliferano e scagazzano allegramente! :)
sembra il Manzoni dei poveretti.
Cribbio ma da quando c'è la bandita di caccia perfino dove sto io (in provincia di milano) sono tornati anche fagiani, volpi, aironi & co.
Il giardino del mio condominio è un tripudio di passeri, merli e c'è una coppia di tortore che ormai fà nido fisso su un pino.
Ma sono scemi?
Un mio collega appassionato di birdwatching ha confermato i miei sospetti. A parte capinere e pettirossi (e ovviamente passeri e merli) tutti gli altri uccelli sono sempre stati molto rari a vedersi. Figuriamoci tra le fronde, figuriamoci nei parchi.
Con la conoscenza che il prof. dimostra del mondo reale, credo che sappia appena differenza tra una gallina da un canarino. Che poi riesca a riconoscere dal conguettio un verzellino o un ciuffolotto faccio fatica a crederlo. Molto più facile copincollare un po' di nomi presi da un elenco.
Gli unici pennuti che riconosce sono i polli, e solo se scrivono su TE.
Mastro, del resto l'incipit in rosso del mio articolo era proprio una perculazione su questo concetto. Molte delle specie citate sono estremamente schive e certamente non sono facili da vedere in città.
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